mercoledì 12 febbraio 2014

Sarà un bene andare in Europa League?

"L'Europa League? Mi mette tristezza". Così rispose Adriano Galliani ai cronisti che gli chiedevano se potesse essere l'obiettivo stagionale del Milan. 
Mi associo all'amministratore delegato dei rossoneri: l'Europa League è per molti mesi un palcoscenico davvero deprimente. Andare a giocare al giovedì sera in luoghi sconosciuti, freddi e lontani può seriamente compromettere il campionato, specie se non si ha a disposizione una squadra ben strutturata. È anche vero che superata la fase a gironi, quando si arriva verso gli ottavi il livello degli avversari inizia a salire e ci prendi anche gusto. L'anno scorso l'avventura dell'Inter è finita proprio sul più bello, uscendo con il Totthenham dopo una grande prestazione casalinga. Ovviamente da lì in poi si respira aria europea, ma anche la difficoltà aumenta. Non ci si può illudere di fare bene in questa competizione senza attrezzarsi adeguatamente in estate.
Non so quanto possa convenire all'Inter andare in Europa League, ora che la Fiorentina ha battuto l'Udinese allargando la qualificazione al sesto posto in campionato. Si pensava che quest'anno non avendo competizioni europee il rendimento in campionato sarebbe stato superiore al precedente. Così non è per ora, anzi. Ci tengo a ricordare che Stramaccioni l'anno scorso aveva portato la squadra in semifinale di Coppa Italia, e aveva anche l'impegno europeo. Entrambe le competizioni non gravano su Mazzarri, che farebbe una fatica enorme a gestire tutte quelle partite, viste le difficoltà ad affrontarne solo una alla settimana.
È in ogni caso probabile che tra i primi sei ci arriveremo. Al massimo ci supererà il Milan, ma credo staremo davanti a Verona, Torino e Parma. Se così sarà bisognerà costruire una rosa adatta al doppio impegno e soprattutto prenderla per il verso giusto, come uno step in un processo di ricostruzione. D'altronde non si può pretendere la Champions da una squadra arrivata nona la scorsa stagione. 
Chiudo con una considerazione sull'ultima intervista del nostro allenatore. Se sei un grande comunicatore, fai bene a parlare, altrimenti è meglio tacere. È evidente che Mazzarri non sia uno showman di fronte alle telecamere, si esprime spesso per frasi fatte e ammette sempre di non trovarsi a suo agio ai microfoni dei giornalisti. Il problema è che le dichiarazioni del tecnico sono quasi sempre deleterie. Intendiamoci, magari alcune vengono estrapolate e esagerate, ma dovrebbe stare più attento a ciò che dice. L'ultima perla è stata dire che Icardi, Belfodil e Kovacic se li è trovati. Come a intendere che se fosse per lui non ci sarebbero. Non che si lamenti, anzi, per lui è uno stimolo e se riuscirà a farli rendere sarà tutto merito suo...


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