domenica 20 aprile 2014

Una volta tanto. Parma-Inter 0-2


Una volta tanto espugnamo il Tardini di Parma, dove non vincevamo dal lontano 2008, quando Ibra, all'ultima giornata e sotto il diluvio, ci regalava lo scudetto. Una volta tanto non veniamo raggiunti dall'avversario dopo aver segnato il vantaggio. Una volta tanto Kovacic gioca tutta la partita. Una volta tanto vinciamo anche se sta arbitrando Rocchi.
Volendo, potrei anche fermarmi qui, ma voglio proseguire. Scrivo questo post qualche minuto dopo la fine della partita tra Fiorentina e Roma. La vittoria dei giallorossi ci riporta a sole due lunghezze dalla formazione di Montella. Fossimo una squadra affidabile, direi che con cinque punti di vantaggio sulle inseguitrici, forse dovremmo pensare al quarto posto. Invece, essendo noi capaci di perderci in un bicchiere d'acqua proprio sul più bello, mi limito a gioire per il successo di questo pomeriggio.
La partita è per certi versi simile a quella con la Sampdoria della settimana scorsa. Handanovic compie due interventi prodigiosi nel primo tempo, parando un colpo di testa ravvicinato e un calcio di rigore a Cassano. Il mondo del giornalismo italiano non vedeva l'ora che Fantantonio ci castigasse per far partire i caroselli, rispolverando il suo passato da noi e i suoi attriti con Mazzarri. Per fortuna Samir ha impedito che dovessi subire questo spettacolo osceno. 


Nella prima frazione non abbiamo brillato, tuttavia, abbiamo tenuto il campo, con la linea difensiva abbastanza alta e (udite udite) anche un po' di pressing. Siamo anche riusciti a creare diverse occasioni con Icardi, Palacio e Cambiasso, il cui tiro non ho ancora capito come possa non essere entrato.
All'inizio del secondo tempo siamo bravi a fare un break micidiale dopo pochi minuti: rosso e goal del vantaggio uno dietro l'altro. Rolando, lasciato fortunatamente completamente libero sul secondo palo, piazza all'incrocio il cross di Hernanes. Il profeta fa valere le sue qualità quasi esclusivamente sui calci piazzati, il che è già qualcosa. Tuttavia è lentissimo nella manovra e quando perde palla in certe zone del campo con la squadra sbilanciata ci espone a contropiedi rischiosissimi. Tutti dicono che non è al meglio e che vedremo il miglior Hernanes la prossima stagione: speriamo.
Come era successo anche a Marassi, dopo aver siglato il vantaggio, sbandiamo paurosamente e rischiamo più volte di prendere il pari. Una volta ci salva la traversa, un'altra la mira dei parmensi, un'altra ancora una provvidenziale chiusura di Kovacic. Mateo oggi ha fatto vedere un netto miglioramento nella fase difensiva: chiusure in scivolata, coperture e marcature. Il merito va sicuramente riconosciuto a Mazzarri, che però non deve esagerare snaturando il ragazzo. Si vede spesso che quando è in possesso di palla vorebbe fare una giocata, ma poi scarica su Nagatomo con un banale appoggio. In poche parole, è fondamentale che Kovacic sappia "fare le due fasi", ma non dimentichiamoci in cosa eccelle
Dicevo che per la prima volta (credo) il croato ha giocato una partita intera perché questa volta è toccato  a Hernanes lasciare il posto al redivivo Fredy Guarin. Confesso che per un attimo sono tornato allo stadio Armando Picchi di Livorno e ho pensato: "Walter, ma perché?". E invece il Guaro (una volta tanto) riesce a fare la cosa giusta al momento giusto, non si mette a dribblare e controdribblare l'avversario, non sparacchia la palla fuori dallo stadio, ma indovina un destro nell'angolino che Mirante non riesce a parare.


Ormai è un classico commentare le parole del mister nel post-partita. Confesso che ieri, quando ho saputo che era stata annullata la conferenza, sentivo come un vuoto, una mancanza. Scherzi a parte, il Buttero ritrova il senno e le parole sono più che condivisibili (una volta tanto). In particolare, ha gestito bene le provocazioni, che riguardavano, manco a dirlo, il caso (mediatico) Icardi. Un giocattolo che si sono inventati loro e con cui giocano ogni volta che vogliono mettere zizzania in casa nostra. Walter fa la cosa giusta, definendo Maurito come un professionista impeccabile.
Inutile dire che i problemi restano, nonostante i tre punti. Nelle ultime due gare gli episodi ci hanno detto bene visto che non capita sempre che il portiere ti pari due rigori consecutivi. Questa buona sorte compensa un lungo periodo di iella da cui difficilmente saremo risarciti a dovere. Le lacune di cui parlo sono strutturali, in primis il modulo di gioco, che sta diventando ripetitivo e monotono. La manovra si accende quasi sempre con una giocata del singolo e non con azioni corali. E non volendosi schiodare dalla difesa a tre il terzetto anti Napoli è obbligato, con Campagnaro affiancato a Ranocchia e Andreolli. Non nutro più speranze sul fatto che Mazzarri cambi schema di gioco, ma siccome sarà quasi certamente sulla nostra panchina l'anno prossimo, voglio sperare che si decida al più presto a passare a quattro, perché un altro anno di difesa a tre non credo di reggerlo.

Un sincero augurio di Buona Pasqua a tutti.

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