giovedì 27 febbraio 2014

Riflessioni settimanali: l'Inter, il mondo arbitrale e la Champions

Il presidente Erik Thohir sta prendendo sempre più possesso della sua nuova creatura, con una serie di incontri con banche e sponsor, che rappresentano sin da subito un segnale di discontinuità rispetto alla precedente gestione paternalistica. Per la prima volta, nelle varie interviste rilasciate in questi giorni, non è stato così certo nel riconfermare Mazzarri, dicendo (per la verità ciò dovrebbe essere scontato) che sarà necessario prima un incontro con il tecnico per vedere se ha la stessa visione della società. Inoltre, come ho avuto modo di scrivere, mi sembra che il tycoon abbia espresso dei giudizi tecnici sulla squadra, suggerendo all'allenatore dei cambiamenti. Vedremo se Walter gli darà ascolto, o se farà di testa sua.
Intanto si sta già pianificando il mercato estivo, segnale anch'esso positivo perché non si può iniziare la campagna acquisti a Ferragosto. La politica più battuta in questi giorni è quella dei parametri zero: per Vidic sembra ormai davvero fatta, mentre il nuovo obiettivo potrebbe essere Sagna dell'Arsenal, anch'egli in scadenza. Se è vero che questi innesti, entrambi ultratrentenni, striderebbero con i proclami di Inter giovane, bisogna comunque sottolineare che se i cartellini sono free e i calciatori non pretendono ingaggi eccessivi, possono essere d'aiuto per esperienza e personalità.
L'obiettivo è, come ovvio, operare in modo vantaggioso dal punto di vista economico, e ciò passa anche dalla valorizzazione dei propri giocatori. Proprio su questo tema mi viene in mente la vicenda di D'Ambrosio. Sembra che l'Inter abbia insistito parecchio per averlo sin da Gennaio (o meglio, Febbraio), spendendo poco meno di 2 milioni di Euro, quando a Giugno sarebbe arrivato gratis. Fin ora ha disputato circa un tempo sommando tutte le presenze: un po' pochino per lo sforzo fatto. Senza voler sottolineare più di tanto il fatto che tutte (tutte!) le altre squadre fanno giocare i nuovi arrivati (Taarabt al Milan, Nainggolan alla Roma sono i primi che mi vengono in mente), il danno che produce Mazzarri non facendolo giocare è concreto e quantificabile.
Nel frattempo le vicende arbitrali tengono come sempre banco tra una giornata e l'altra. Alle lamentele post-derby si sono aggiunte quelle della Fiorentina per le quattro giornate a Borja Valero, lasciando perdere l'Inter, l'ultima ruota del carro. Chi pensa male (io in primis) non può non vederci un duplice disegno: da un lato la strada spiananta alla Juve che non avrebbe bisogno di tutti questi favori, ma che proprio grazie ad essi si potrà concentrare di più sull'Europa League. Dall'altra la volontà palese di far arrivare il Milan almeno quarto. Affossare anche il Napoli, da cui i rossoneri distano 16 punti, mi sembra un'operazione troppo difficile da mettere in pratica. Già l'anno scorso il Milan, a colpi di rigori e con il vento in poppa, conquistò il terzo posto compiendo un furto clamoroso ai danni dei Viola. Il perché tutto ciò accada mi sfugge, ma è innegabile che certi errori siano unidirezionali, non avviene cioè quella compensazione torti-favori che tutti gli addetti ai lavori sbandierano dopo l'ennesimo errore arbitrale. 
E veniamo infine alla Champions League, che consegna verdetti certi in quasi tutte le partite. Date per passate Barcellona, Real Madrid, Bayern Monaco, PSG e Borussia Dortmund, le uniche gare di ritorno da seguire con attenzione saranno Chelsea-Galatasaray e Atletico-Milan (ho sempre paura), con un occhio a "Old Trafford", dove un Manchester United in crisi nera cercherà l'impresa impossibile di rimontare 2 goal all'Olympiacos.

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