lunedì 3 febbraio 2014

Apologia di Mateo Kovacic

                            
Non mi nascondo, sono un fan del giovane calciatore croato. Possiede qualità tecniche uniche nella squadra e rare nel campionato italiano. È potenzialmente un calciatore di livello mondiale. Quando la scorsa estate si prefigurava l'Inter 2013-2014 pensavo che Kovacic sarebbe stato il vero metronomo della squadra, insieme a Palacio e Handanovic. Purtroppo così non è stato, ma prima di scrivere di questa stagione di Mateo, vale la pena ricordare come si è presentato al pubblico interista nella seconda parte dello scorso anno.
Siccome non ho alcuna voglia di rivedere le partite dell'ultimo periodo stramaccioniano, mi limito a prendere d'esempio un incontro che invece ho rivisto: Inter-Juve 1-2. Noi schieravamo una formazione simile ad oggi in modulo, con a centrocampo Zanetti e Pereira ai lati e Kovacic e Gargano in mezzo. Il croato si era contraddistinto per uno slalom con il quale aveva superato tre juventini per poi essere atterato in area da Chiellini. Oltre a questa c'erano state anche altre buone giocate e errori dettati dall'inesperienza.
Quest'anno un infortunio non ha reso possibile l'impiego di Kovacic nelle prime partite, di fatto il croato non è partito titolare e ha dovuto, una volta pronto, contendere il posto a Taider. La sua stagione fino ad ora non è stata entusiasmante, ma ha fatto comunque intravedere quelle qualitá per il quale era stato pagato più di dieci milioni di euro. La sua non definita consacrazione è stato il vero parziale fallimento di Mazzarri sulla nostra panchina, perchè gli ha spesso preferito Guarin, che poi abbiamo scoperto non rientrasse nei suoi piani, Kuzmanovic (per carità), il sempiterno Cambiasso e Taider. Ha giocato pochissime partite dall'inizio, ed è sempre stato sostituito. Oltretutto in ogni gara agiva in una posizione diversa (trequartista, mezzala, regista). Il giocatore, che evidentemente non può essere in fiducia al 100%, ha iniziato a non prendere più iniziative personali, si limitava al compitino, rinunciando alla progressione, la sua arma migliore. Se andate a vedere le statistiche è quasi sempre il calciatore con la percentuale maggiore di passaggi riusciti, vorrà pur dire qualcosa?
Ieri il nostro allenatore ha fatto considerazioni che non dovrebbero mai essere fatte, denunciando pubblicamente gli errori del croato. Mi chiedo, perchè difendere a oltranza gli Alvarez o i Jesus, che ne stanno combinando di ogni con il posto fisso da titolare? Perchè non nominare capitan Nagatomo, il maggior responsabile della nostra disfatta? No, il colpevole è Mateo, grazie al quale stavamo per raggiungere il pareggio. Avrei voluto che tirasse e segnasse, anzichè passare a Palacio, per vedere il mister prendersene i meriti dopo.
La verità è che con i Kovacic, i Taider e tutti gli altri giovanissimi bisognerebbe mostrare indulgenza, dare tutto il tempo di provare e sbagliare. Così nascono i campioni. 
La patetica scusa di Mazzarri è la difficoltà di trovarle un posto in squadra. Secondo me non è un trequartista, da regista è sprecato. È un centrocampista, semplicemente. Non capisco perchè bisogna dire altro. Deve giocare con un Taider che faccia il lavoro sporco, e deve essere libero di usare il suo talento senza i freni di Mazzarri, che continuava a richiamarlo dalla panchina.
Spero che lui non si stufi di stare all'Inter, spero che la nostra scaltra dirigenza non decida di venderlo.

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