sabato 1 febbraio 2014

Le mille sfumature del centrocampista: l'arrivo di Hernanes

Esistono due tipi di centrocampisti: quelli che sanno fare bene tutto, che hanno nella duttilità il proprio punto di forza, e quelli che hanno qualità in cui predominano, compensando alcune carenze. Mentre in una squadra che lotta per il vertice del calcio europeo non possono mancare i secondi, capaci di farti fare il "salto di qualità" e di risolverti le partite, una squadra dai valori tecnici non eccelsi deve poter contare su un "tuttofare" in mezzo al campo per ottenere grandi risultati. Vidal e Strootman hanno decisamente condizionato la stagione di Juve e Roma grazie alle loro prestazioni, garantendo allo stesso tempo recupero del pallone, corsa e finalizzazione. Entrambe le squadre hanno anche uomini dalla classe cristallina, Pogba e Pjanic, che probabilmente lasceranno le rispettive società a fine stagione, sancendo così la differenza tra due ottime formazioni e le grandi d'Europa.
Il centrocampo dell'Inter è abbastanza folto, dunque apparentemente il reparto che meno necessitava di un rinforzo. Tuttavia è composto da tanti giocatori che fanno bene solo una fase, offensiva o difensiva. Se ci aggiungiamo poi la scarsa capacità di Mazzarri di adattare il modulo ai calciatori anziché viceversa, arriviamo alla conclusione che un innesto a centrocampo fosse indispensabile. Taider sembrava essere il centrocampista più adatto a giocare a "tutto campo", ma con il tempo sono emersi i suoi limiti tecnici (piedi non esattamente "vellutati").
Il mercato ha portato, dopo una lunga trattativa, conclusasi definitivamente solo a due ore dalla chiusura delle operazioni, Hernanes, talentuoso centrocampista della Lazio. Non mi ha mai fatto impazzire, nel senso che nella mia Inter ideale non giocherebbe (ma sarebbero in pochi dell'attuale rosa). Però, come ho già detto, dopo i recenti avvenimenti non possiamo permetterci di "sputarci sopra". Le sue doti tecniche non si discutono e c'è un fondamentale nel quale credo ci sarà utilissimo: il calcio piazzato. Per ragioni varie l'Inter batte pochissime punizioni dal limite. Fino a qualche tempo fa se ne incaricava Guarin, che provvedeva a spedire il pallone in tribuna ogni volta, ma la domanda sorge spontanea: sei 0-0 allo Juventus Stadium (improbabile) e al 90esimo hai una punizione (ancora più improbabile) dal limite (impossibile): chi la calcia? Tabula rasa.
Nutro in ogni caso delle perplessità sul nuovo acquisto, in particolare sulla sua lentezza, che un po' mi ricorda il passo compassato di Thiago Motta. Temo che presto WM possa propinarci un centrocampo formato da Hernanes, Kuzmanovic e Cambiasso, in poche parole la concretizzazione della moviola. Invece, se gioca il brasiliano, non si può rinunciare a Taider, l'unico che interrompe con efficacia il gioco dell'avversario.Per il resto, temo che Mateo siederà molte (già troppe) volte in panchina a prescindere dalla presenza di Cambiasso.
Credo che valga in ogni caso la pena di soffermarsi sul buon lavoro fatto da Thohir questa settimana: poche dichiarazioni, poche illusioni, solo fatti. Il campo dirà se gli acquisti sono azzecati, ma aver accontentato le richieste del coach è un altro punto a suo favore. C'è ancora molto da lavorare, ma qualcosa di buono si intravede. Forse abbiamo una speranza...

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