sabato 8 marzo 2014

Verso Inter-Torino

Domani riceveremo a San Siro il Toro di Ventura, reduce da due sconfitte consecutive, fatto che dovrebbe inquietare non poco i tifosi più scaramantici. Le partite casalinghe sono state una sofferenza, non solo per una questione di punti (in casa andiamo comunque meglio che fuori), ma soprattutto per la fatica mostruosa nel creare gioco.
Ho tuttavia la sensazione che questa volta vedremo una partita diversa. Il Torino ha più volte dimostrato di non essere una squadra catenacciara, prova sempre a fare la partita, e lo ha dimostrato per un tempo anche a Milano contro il Milan. Affrontare una squadra che non stia per 90 minuti nella propria metà campo sarà certamente un vantaggio per gli uomini di Mazzarri, anche se non dobbiamo illuderci del suicidio torinista. È ovvio che verrano al Meazza per non prenderle, ma dovremo stare attenti alle loro ripartenze, soprattutto a Cerci, che non avrà difficoltà a far fuori i nostri dinoccolati difensori. 
Sarebbe davvero fondamentale passare in vantaggio, magari già nel primo tempo, per non dover sempre arrivare all'arrembaggio finale con mischie, rigori non dati e traverse. Anche perché rischiando il tutto per tutto ci esporremmo al contropiede di una squadra che non esiterebbe a punirci. Specie se e quando farà il suo ingresso in campo quel Meggiorini che, per usare un eufemismo, ci porta un tantino male. Non ricordo francamente più di cinque goal che il suddetto attacante abbia segnato oltre quelli con cui ci ha punito più e più volte.
Infine, non c'è da sottovalutare il fattore fisico. La nostra squadra non è sembrata brillantissima di recente, domani giocherà dopo una sosta per le nazionali inutile quanto rischiosa per i nostri giocatori.

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