domenica 4 maggio 2014

C'è poca aria di derby


C'è poca aria di derby quest'oggi, probabilmente per il ridimensionamento delle due squadre di Milano. È già da qualche tempo che l'interesse per questa sfida cala di volta in volta. Oggi l'Inter si gioca quasi solo la supremazia cittadina, cosa non da poco per carità, ma per la quale basterebbe anche un pareggio. Forse il Milan è più stimolato, in quanto se vuole arrivare in Europa ha bisogno di vincere da qui alla fine. Per molti nostri giocatori, tuttavia, è l'occasione di dimostrare chi sono. Inutile dire quanto sarebbe importante un goal stasera per Icardi, una grande prestazione per Kovacic, tenere la porta inviolata per i difensori. Sono certo, comunque, che alla fine "sentiremo" il Derby come sempre, perché anche se non ci si gioca più il campionato c'è sempre quell'atmosfera, quella rivalità tipica delle partite coi cugini. 
Partite che, diciamolo pure, non hanno quasi mai offerto spettacoli osceni come quello di ieri sera. Ricordo recentemente solo il petardo di Dida, ma la stracittadina di Milano è storicamente un esempio di come si possa vivere una partita (importante) di calcio. Se ci fate caso, a Roma (ma anche da altre parti) per decidere date o ore dei Derby devono fare dei trust di cervelli potentissimi, dovendo tenere conto di ordine pubblico, eventi contemporanei e altre cose, mentre quello della Madonninna si gioca tranquillamente di sera e in ogni caso. 


A parte questo, c'è anche un altro motivo per cui c'è poca aria da Derby. La nostra attenzione calcistica è stata particolarmente stressata questa settimana, tra semifinali di Champions, gufate contro la Juve e Genny 'a carogna. Non è stata una di quelle settimane in cui si inizia a parlare della partita dal lunedì mattina. 
In ogni caso io non vedo l'ora di gustarmela...


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