domenica 13 aprile 2014

Nel segno di Maurito. Sampdoria-Inter 0-4


Pensando a come titolare questo post, mi sono venute in mente varie idee, da "Wanda Gate" a "Me li sono trovati", ma alla fine ho preferito dedicare l'apertura al vero protagonista di oggi: Mauro Icardi. Ha dimostrato grande personalità e maturità, oltre alle doti da centravanti di razza che non dovevo certo scoprire questo pomeriggio. Ci sono giocatori che partite del genere preferirebbero non disputarle, è soprattutto una questione di carattere. Lui, invece, si è esaltato. Oltre ai due goal segnati, ha giocato una partita esemplare, anche per il comportamento. Non ho davvero capito il motivo dell'ammonizione al momento dell'esultanza, molto simile peraltro a quella che fa di solito. E soprattutto non capisco come possa essere punito questo gesto, mentre si sorvola su ombrelli, diti medi e altre oscenità fatte da altri giocatori (penso abbiate capito di chi parlo). 

Ci tengo a parlare dei cartellini, perché da un certo punto (espulsione di Eder) a Valeri la partita è completamente sfuggita di mano, e ha provato a calmare le acque ammonendo a destra e a manca (quello dato a Ranocchia non stava né in cielo né in terra). Oltretutto non ha fatto che peggiorare le cose, tant'è che non vedevo l'ora che finisse il primo tempo. Era una partita troppo nervosa, i nostri non capivano più niente e Mazzarri implorava calma agitando le braccia come un veneratore: solo il miglior Handanovic ci ha salvato dal goal dei blucerchiati. Non ho mai avuto dubbi sulle qualità di Samir, ma è innegabile che fosse in un periodo un po' buio. Oggi non ha solo parato il parabile, ma anche l'imparabile.

L'intervallo è arrivato come una manna, dando il tempo a Mazzarri di catechizzare i ragazzi e spegnendo la verve sampdoregna. Il secondo tempo è pura accademia: Samuel incorna meglio di come potrebbe fare Maxi Lopez (haha), Kovacic e Palacio dialogano che è un piacere, e nel finale è anche Rodrigo  a trovare la rete.
Devo dire che la squadra scesa in campo oggi è la mia formazione ideale. Fosse per me, giocherei così fino alla fine della stagione. In particolare, sono contento della prestazione di Kovacic, che speravo almeno una volta potesse giocare 90 minuti.
E per una volta, giornata curiosa, sono d'accordo almeno  su una cosa che il Mister ha detto nel post-partita, soprattutto  "sembra che la prestazione interessi solo all'allenatore". Per il resto il solito Walter, in stile buttero più che mai. Il caso Wanda mi ha aperto ancora di più gli occhi su quanto siano ignoranti i giornalisti italiani, dalla feccia delle reti private ai VIP di Sky, Gazzetta e compagnia bella. In particolare la Rosea ha dedicato addirittura una rubrica sul suo sito al triangolo Maxi-Wanda-Icardi (prego notare la foto). Qualcuno dirà: "Eh ma sono sempre lì a twittare!". Non mi interessa. Non mi ricordo tutto sto casino quando l'attuale Amministratore Delegato del Milan stava con un suo dipendente, impedendo la conclusione di uno scambio già fatto con tanto di cartoline dal Barsile.  Ma siccome se mi ci metto a scriverne anche io poi sembro un ipocrita, mi fermo qui. Aggiungo solo che quando il rigorista della Samp, Eder, lascia a Maxi la battuta per "vendicarsi", non ti stai comportando da  squadra professionista, ma da bambini al parco giochi.

Ad ogni modo, la marcia verso l'Europa League riprende dopo quattro partite di sofferenza. Se consideriamo solo il risultato e l'avversario affrontato, non possiamo negare che l'Inter si trovi a suo agio a giocare contro squadre di media classifica, se possibile in trasferta. Forse dovremmo guardare alle prossime partite con più ottimismo, stando alle statistiche, tuttavia, sempre stando alle statistiche, il Tardini di Parma è uno dei campi più ostici per noi, eccezion fatta per lo scudetto del 2008, ottenuto proprio i quello stadio.


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